Architettura & Design
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Norwegian Scenic Routes / Architettura nel fiordo -Uredd

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L’amministrazione norvegese, Norwegian Scenic Routes, ha voluto con grande parsimonia dedizione, realizzare diversi progetti architettonici che incontrano il paesaggio naturale della sua terra e la loro “libera” fruizione; strutture architettoniche che quasi scompaiono nel paesaggio, rendendo l’intervento progettuale umano, un’opera di “pittura costruttiva”. Le pennellate si dispongono all’interno del “quadro” di esposizione che è la vista come qualcosa di estetico e non invadente, questa è la filosofia dei progetti di “Norwegian Scenic Routes”.

 

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Norwegian Scenic Route Helgelandskysten.
Ureddplassen rest area, toilet facilities.
Architect: Haugen/Zohar Arkitekter.
Landscape architect: Inge Dahlman.
©Photo: Steinar Skaar

 

Le strade diventano il pretesto, per realizzare qualcosa che ha come fine molto spesso “la contemplazione di una vista”; l’architettura e gli architetti sono chiamati a progettare spazi che mantengono la dimensione della libera fruibilità nel rispetto della natura; questa visione filosofia appare quanto mai vicina al tema che sarà presente nella prossima Biennale di Venezia 2018 sull’Architettura “FREE SPACE”.

Lo studio norvegese HZA Haugen/ Zohar sono architetti con sede a Oslo, fondato nel 2007, essi lavorano soprattutto sul rapporto tra spazio e corpo umano nel rispetto della natura, nel rispetto di “How to build” e “What to build”.

 

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Norwegian Scenic Route Helgelandskysten.
Ureddplassen rest area, “Norwegian Rose” marble seatings.
Landscape architect: Inge Dahlman
©Photo: Steinar Skaar

Il progetto in questione è posto lungo la Route Helgelandskysten in località Gildeskål, luogo che è frequentato sia da turisti che da persone del luogo. Quello che lo studio di architetti HZA hanno realizzato è la semplicità nella struttura architettonica, in uno spazio naturale senza contaminarne con la sua presenza, ma anzi valorizzando un’azione umana che beneficia la mente, “la contemplazione”.

Una terrazza difronte alla vista di un fiordo che allarga lo spazio nell’orizzonte che rimane libero e pulito.

Quante volte la vista è stata contaminata dall’architettura e non dando rilievo alla contemplazione?

 

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Norwegian Scenic Route Helgelandskysten.
Ureddplassen rest area, terraces/amphitheatre steps.
Landscape architect: Inge Dahlman.
©Photo: Lars Grimsby

 

In questo luogo, durante il mese di Maggio, è possibile sentire il suono del cantare degli uccelli, rimanendo calmi e seduti sui dei parallelepipedo di pietra che bagnata dall’acqua mette ancora in maggiore evidenzia delle screziature di rosso e bianco insieme.

La breve pausa, la pausa prolungata sono lì come l’opportunità per mangiare qualcosa e osservare il luogo per nutrirsi anche di soli sguardi. Per osservare in estate le lunghe notti dove il sole non va a coricarsi, per annullarsi come corpo umano e immergersi in una dimensione più spirituale.

 

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Norwegian Scenic Route Helgelandskysten.
Ureddplassen rest area, toilet facilities.
Architect: Haugen/Zohar Arkitekter.
Landscape architect: Inge Dahlman.
©Photo: Lars Grimsby

Dalla planimetria del progetto di questo studio di architetti si vede il giusto equilibrio delle diverse forme strutturali posti nello spazio: il monumento in memoria del sottomarino Uredd, una terrazza per vedere il paesaggio e scendere verso la riva, le lunghe sedute per le diverse persone che si soffermano in marmo di Fauske ( di una città norvegese vicino al circolo polare artico ) e la costruzione ad “onda” della Toilet. Il tutto appare come un unico anfiteatro appoggiato sulla terra, ma che esprime l’equilibrio delle forme che quasi si annullano nello spazio naturale; sono forme architettoniche comunicanti con la natura.

 

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Norwegian Scenic Route Helgelandskysten.
Ureddplassen rest area, “Norwegian Rose” marble seatings.
Landscape architect: Inge Dahlman
©Photo: Steinar Skaar

 

“The site. The most important qualities and characteristics of Uredd resting place are the view to the north and the midnight sun. The view to the fjord is magnificent, facing the mountain summits as well towards the vast open ocean.

The war memorial for the submarine “Uredd” is an important, existing element on site which gave it its identity and name: Ureddplassen, which in Norwegian means a fearless place.

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Norwegian Scenic Route Helgelandskysten.
Ureddplassen rest area, WW2 memorial.
©Photo: Steinar Skaar

 

Architecture. The planned rest area consists of a large poured concrete terrace facing the sea. From the concrete terrace, an amphitheater rolls down to the shoreline, making the shoreline accessible. On the terrace a toilet is established, built with a concrete ceiling that waves up from the terrace’s surface.”  Marit Justine Haugen, Dan Zohar

 

 

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