Irène Némirovsky / Giorno d’estate. Via del Vento Edizioni.
Ogni titolo ha una sua intrinseca forza e bellezza, come ogni nome racchiude una sua storia. Quello che s’immagina dal titolo è quello che spesso desideriamo che ci evochi.
Ogni titolo ha una sua intrinseca forza e bellezza, come ogni nome racchiude una sua storia. Quello che s’immagina dal titolo è quello che spesso desideriamo che ci evochi.
Quando noi percepiamo un oggetto, esso è una forma presente e che è determinata da un insieme di linee prospettiche. La costanza della forma delle sue misure e del suo volume ne determina un rapporto con lo spazio che fa da sfondo e dal primo piano rispetto al punto di vista dello spettatore. La sua posizione è una fonte d’informazione che rende tale oggetto in parte percepito come esistente e non immaginario.
Gli artisti americani negli anni quaranta subirono l’influenza dell’arte dei Surrealisti e in particolar modo nelle immagini di miti primitivi e arcaici. L’aspetto primitivo poteva essere la chiave per acquisire nell’azione dell’artista un potere ancestrale e di profondo mistero.