L’arte si rivedere e riproduce quello che conosce, quello che è sconosciuto e invisibile può risultare difficile da fare emergere da quel fondale oscuro in cui si sono incastrati oggetti persi. Come i vascelli che si inabissano nell’oceano e poi solo qualche testardo archeologo o studioso di eventi storici fa tornare a galla qualcosa che era sconosciuto ma in fondo era solo disperso.
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Taccuini d’Arte / Marcel Broodthaers
Il flusso del mio pensiero sull’arte moderna e contemporanea mi porta oggi in una direzione che definisco, “minimale sentimentale”. Non so se esiste una corrente artistica con questo titolo.
Read MoreTaccuini d’Arte / Max Ernst, Giuseppe Penone
Questo percorre il viaggio nell’arte moderna e contemporanea dei miei taccuini d’arte mi porta ora ad attraversare le carte e le tele dei lavori degli artisti del passato con lo sguardo sugli artisti di adesso. Il tema è la tecnica del frottage che fu inventata da Max Ernest. Artista del passato che fu attivo nel movimento culturale del Surrealismo.
Read MoreIncredulità di San Tommaso / Caravaggio (1600-1601)
La parola “incredulità” è posta all’inizio del titolo dell’opera.
L’artista dipinge il gesto e trasforma il dubbio in una mimica corporale.
Il dubbio è posto sotto una lente d’ingrandimento.
Allora cosa scaturisce nella mente dell’uomo?
E’ la continua ripetizione di un’azione che porta ad avvalorare quello che è detto o è quello che uno vuole scoprire che ha bisogno di reiterare una dinamica d’inquisizione?
Read MoreTaccuini D’Arte/Fausto Melotti
Continuo il mio lavoro di parlare di arte moderna e contemporanea e oggi mi metto io in gioco e con un testo di Valerio Dehò, amico e grande conoscitore di arte contemporanea.
Questo lavoro è fatto con filo leggerissimo di acciaio è “Nuvola”, una scultura di fili d’acciaio intrecciati con certosina pazienza e passione (frammisti a calici in vetro).
Read MoreTaccuini d’Arte / Wofgang Paalen
Continua il mio viaggio nell’arte moderna e contemporanea. Come se l’occhio subisse un’affascinazione completa e un perturbante desiderio di stare a contatto con l’arte e gli artisti in ogni caso.
Sono convinta di una possibilità che se gli artisti avessero il forte desiderio di crescere interiormente nel fare arte dovrebbero anche condividere anche in modalità distinguibili il loro pensiero con altri artisti.
Taccuini d’Arte / Wofgang Paalen
Continua il mio lavoro di parlare e far conoscere gli artisti e l’arte contemporanea.
Quando si vedono oggi giorno oggetti di uso quotidiano che vengono posti in minimali allestimenti in gallerie importanti o anche in Musei dove pongono gli oggetti che occupano lo spazio in contesti non artistici o semplicemente che sono stati abbandonati anche in una strada di periferia.
Read MoreTaccuini d’Arte / Burri e Chagall
Continua questo mio scrivere dell’arte e riprendendo il discorso su Burri vorrei introdurre un riferimento del grande artista Chagall, egli ci diceva: “Il pittore non dovrebbe mai frapporsi con la sua persona fra la sua opera e lo spettatore. Una terza persona può ben fare il tentativo di spiegare l’opera d’un artista , senza danneggiarla”. Questo mio lavoro è di parlare e far conoscere gli artisti e l’arte in modo diverso, perchè come me che sono artista cerco di cogliere quello che vedo nelle opere che riporto e quello che gli artisti hanno nel tempo documentato con fotografie o loro scritti.
L’artista stesso parla del suo lavoro spesso ne parla con quella semplicità e indirizzandosi subito sulle opere e sul loro vivere quotidiano. Come quando si prende in mano un semplice foglio di carta per iniziare a disegnare e già capire che il senso orizzontale o verticale di quella superficie modificherà il risultato ancor prima di essere fatto.
In questa piccola e breve notazione vi sono due scatti fotografici che racconto molto delle opere di ciascuno. La prima foto è di Chagall e di sua moglie metre hanno vissuto in un luogo particolare, lago Cranberry e quella che segue è di Burri nel suo studio che lavora. Sono due momenti di vita quotidiana, di amore per la moglie Belle e di disegnare sul luogo e l’atra di Burri piegato sull’opera nel suo studio.
Questo è vedere l’uomo artista in un gesto quotidiano perchè esso fa parte delle opere, sono linfa che viene versata dentro le opere, forse molto di più di tante parole di critici e studiosi.
La materia di osservare come gli artisti che lavorano può sembrare secondaria, come se non svelasse niente di particolare, invece i gesti sono fondamentali è come se potessero essere trafugati e “copiati” dagli artisti che si susseguiranno nel tempo. Come se le orme artistiche siano correlate da orme di vta.
Poi se si entra nel dettaglio e si incomincia a carpire ciò che si vede nelle tecniche e negli studi, questo può essere fonte di studio, ma se anche viene replicato da altri artisti, come una semplice compiacenza di se stessi e del proprio impoverimento estetico diventa lentamente una convinzione che quel fare è stato generato per la prima volta da loro stessi. Ecco che è importate capire che una tecnica e un gesto innovatore di un artista del passato va visto assorbito ma non può essere replicato se non si aggiunge una “storia” nuova. In letteratura voglio riportare una frase di Italo Calvino che per me è confacente anche per l’arte; dalle “Lezioni americane” il capito dedicato alla Rapidità.
“Dato che in ognuna di queste conferenze mi sono proposto di raccomandare al prossimo millennio un valore che mi sta a cuore, oggi il valore che voglio raccomandare è proprio questo: in un’epoca in cui altri media velocissimi e di estesissimo raggio trionfano, e rischiamo d’impiattire ogni comunicazione in una crosta uniforme e omogenea, la funzione della letteratura è la comunicazione tra ciò che è diverso in quanto è diverso, non ottundendone bensì esaltandone la differenza, secondo la vocazione propria del linguaggio scritto”
Il linguaggio artistico si avviccina fortemente a quello che è la letteratura perchè è ciò che vediamo che viene tradotto in una verbalizzazione silente narrativa.
Paola Ricci3A Taste Archaeologist
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Nunzio De Martino / Lineari giravolte opposte.
Osservando i lavori di Nunzio De Martino si sente un totale silenzio interiore, come se il corpo contenesse e trattenesse la calma prima che un evento naturale mutevole appaia; camminando avvicinandosi e allontanandosi dalla parete dove sono “sospesi”, le opere vi è una certa necessità ti trovare un’evocazione descrittiva, ma è la poetica che declamata enunciando alcune parole che ti portano a quel silenzio interiore che emanano queste superfici.
Read MoreTaccuini d’Arte / Alberto Burri
Cari lettori tra un pò voglio iniziare a scrivere a proposito dell’arte dei grandi artisti o comunque di quelli che hanno segnato delle tappe importanti e di svolta nella storia dell’arte contemporanea e di come gli “artisti” attuali e contemporanei si trovino paralleli ad essi e spesso la memoria storica e visiva viene dimentica o volutamente disconosciuta per quello che è stato fatto.
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