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La linea si muove nel segno attraverso la traduzione del pensiero e i movimenti della mano sono inscindibili entrando nell’immagine. Nel volume vi è la ricerca di potermi muovere dentro.
La linea è il filo della parola nella scrittura, rappresenta gli interstizi umorali di mappe cosmiche dove l’infinitamente piccolo è anche lo sconfinato universo. Vi è un perturbante desiderio di essere dentro a quel biancore dove si stagliano le linee.
Il bianco è la luminosità del sole della luce naturale: non s’individuano fonti da cui essa scaturisce e non s’individua una origine ma il suo esserci sopra ogni cosa; e quindi l’inevitabilità che in sé racchiude l’esistenza del Sole.

alt="Massimo Bartolini"

Il suono ascoltato / Massimo Bartolini. Biennale Arte 2024

L’arte si rivedere e riproduce quello che conosce, quello che è sconosciuto e invisibile può risultare difficile da fare emergere da quel fondale oscuro in cui si sono incastrati oggetti persi. Come i vascelli che si inabissano nell’oceano e poi solo qualche testardo archeologo o studioso di eventi storici fa tornare a galla qualcosa che era sconosciuto ma in fondo era solo disperso.

alt="Caravaggio"

Incredulità di San Tommaso / Caravaggio (1600-1601)

La parola “incredulità” è posta all’inizio del titolo dell’opera. L’artista dipinge il gesto e trasforma il dubbio in una mimica corporale. Il dubbio è posto sotto una lente d’ingrandimento. Allora cosa scaturisce nella mente dell’uomo? E’ la continua ripetizione di un’azione che porta ad avvalorare quello che è detto o è quello che uno vuole scoprire che ha bisogno di reiterare una dinamica d’inquisizione?

alt="Fausto Melotti"

Taccuini D’Arte/Fausto Melotti

Continuo il mio lavoro di parlare di arte moderna e contemporanea e oggi mi metto io in gioco e con un testo di Valerio Dehò, amico e grande conoscitore di arte contemporanea. Questo lavoro è fatto con filo leggerissimo di acciaio è “Nuvola”, una scultura di fili d’acciaio intrecciati con certosina pazienza e passione (frammisti a calici in vetro).

alt="Wolfgang Robert Paalen"

Taccuini d’Arte / Wofgang Paalen

Continua il mio viaggio nell’arte moderna e contemporanea. Come se l’occhio subisse un’affascinazione completa e un perturbante desiderio di stare a contatto con l’arte e gli artisti in ogni caso.Sono convinta di una possibilità che se gli artisti avessero il forte desiderio di crescere interiormente nel fare arte dovrebbero anche condividere anche in modalità distinguibili il loro pensiero con altri artisti.

alt="Wolfgang Paalen"

Taccuini d’Arte / Wofgang Paalen

Continua il mio lavoro di parlare e far conoscere gli artisti e l’arte contemporanea. Quando si vedono oggi giorno oggetti di uso quotidiano che vengono posti in minimali allestimenti in gallerie importanti o anche in Musei dove pongono gli oggetti che occupano lo spazio in contesti non artistici o semplicemente che sono stati abbandonati anche in una strada di periferia.

alt="Burri"

Taccuini d’Arte / Burri e Chagall

Continua questo mio scrivere dell’arte e riprendendo il discorso su Burri vorrei introdurre un riferimento del grande artista Chagall, egli ci diceva: “Il pittore non dovrebbe mai frapporsi con la sua persona fra la sua opera e lo spettatore. Una terza persona può ben fare il tentativo di spiegare l’opera d’un artista , senza danneggiarla”. Questo mio lavoro è di parlare e far conoscere gli artisti e l’arte in modo diverso, perchè come me che sono artista cerco di cogliere quello che vedo nelle opere che riporto e quello che gli artisti hanno nel tempo documentato con fotografie o loro scritti. L’artista stesso parla del suo lavoro spesso ne parla con quella semplicità e indirizzandosi subito sulle opere e sul loro vivere quotidiano. Come quando si prende in mano un semplice foglio di carta per iniziare a disegnare e già capire che il senso orizzontale o verticale di quella superficie modificherà il risultato ancor prima di essere fatto. In questa piccola e breve notazione vi sono due scatti fotografici che racconto molto delle opere di …

alt="Nunzio De Martino"

Nunzio De Martino / Lineari giravolte opposte.

Osservando i lavori di Nunzio De Martino si sente un totale silenzio interiore, come se il corpo contenesse e trattenesse la calma prima che un evento naturale mutevole appaia; camminando avvicinandosi e allontanandosi dalla parete dove sono “sospesi”, le opere vi è una certa necessità ti trovare un’evocazione descrittiva, ma è la poetica che declamata enunciando alcune parole che ti portano a quel silenzio interiore che emanano queste superfici.

alt="Marsilio"

Le delizie della signorina Ashikawa / Takase Junko. Marsilio Editori

Le delizie sono fatte di profumi e sapori che aleggiano come strane atmosfere per tutto il romanzo che pur essendo breve ha quella capacità di trasformare la compendiosità in qualcosa di cadenzato in un tempo dilatato. Non si riesce a vedere il passare del tempo perchè deve essere fuggevole e come l’ombra che si sposta lentamente al girare del sole nel cielo, così essa scandisce la preparazione del cibo.