Dei pigmenti nei fiori, nei frutti e nelle foglie, quali di essi vorresti assaporare?
Il rosso che si confonde col blu è una dimensione che la notte conosce, ma non è sempre l’oscurità, ciò che il cangiare dal rosso al blu ne determina la vista, tutto ciò può avvenire anche nel giorno che appare.
I pigmenti si polverizzano nella materia di fiori, frutti e vegetali e li proteggono dalle radiazioni del sole che potrebbero danneggiarli, i raggi ultravioletti, e poi hanno il compito di attirare insetti e animali che aiutano alla riproduzione delle piante e a trasportare i semi.
Allora il suo “rossore” non è solo di bellezza che cangiante si prepara per la notte?
Quel colore così intenso e cangiante si stende sulle sue foglie lisce e tese, una sovrapposta all’altra come fossero indivisibili tra loro.
La forma del cavolo è di una sfera leggermente allungata che la rende imprecisa e per questo più bella, lasciandosi così alle spalle quei modi di dire che vorrebbero confinarlo nella stoltezza. L’origine è nel vagare tra il nord dell’Europa, le Americhe e in Cina; nell’autunno si raccoglie e la sua colorazione varia col variare della terra, rosso o magenta sui terreni acidi, porpora sui terreni neutri, mentre su quelli alcalini diventa blu.
Nell’interno la compattezza delle foglie disegna un labirinto senza fine, dove il perdersi è rimanere catturati dall’evoluzione di una linea che non si comprende dove inizia e dove finisce, come una storia infinita in cui, non è importante arrivare, ma starci dentro; rimanere catturati nell’intricato mondo di chiaro e rosso-blu in cui nulla sembra possa penetrarci.
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Il gusto di queste foglie accovacciate fra loro e strette una all’altra si può gustare sia trasformata dal calore nel cucinarle, ma anche e soprattutto a crudo, dove risiede la vista splendente e luccicante di questo colore magico. Si può esaltarelo, col contrasto del rosso del pomodoro, come trovandosi davanti al rincorrersi dei rossi e con quello della scorza di arancio a crudo dove il suo
succo pone la freschezza nel palato insieme alla dolcezza del cavolo, fino a renderlo misterioso nel gusto, quando il giallore, quasi ocra, del Curry rimane in superficie come polvere d’oro. Sembra che il sole che l’ha fatto crescere è rimasto tra il croccante delle foglie e il gustarlo porterà questo calore nelle giornate un po’ infreddolite dell’autunno che avanza.