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Ora vi racconto una storia….. poi le parole giocano a scoprire altre parole. Le parole possono giocare con le immagini e scoprire che le similitudini aprono un mondo di metafore che si creano davanti agli occhi, come infiniti ponti che collegano la botanica con la geometria, la storia con la musica e altro ancora; come se le separazioni tra le diverse conoscenze non esistesse e si possa entrare in diverse stanze di un grande albergo lungo il mare, in cui le pareti sono addobbate di parole e immagini. Aprire le finestre di tali stanze è come vedere paesaggi dove il mare scorre tra le montagne o il cielo stellato è attraversato da un fiume pieno di pesci innamorati.

alt="Burri"

Taccuini d’Arte / Burri e Chagall

Continua questo mio scrivere dell’arte e riprendendo il discorso su Burri vorrei introdurre un riferimento del grande artista Chagall, egli ci diceva: “Il pittore non dovrebbe mai frapporsi con la sua persona fra la sua opera e lo spettatore. Una terza persona può ben fare il tentativo di spiegare l’opera d’un artista , senza danneggiarla”. Questo mio lavoro è di parlare e far conoscere gli artisti e l’arte in modo diverso, perchè come me che sono artista cerco di cogliere quello che vedo nelle opere che riporto e quello che gli artisti hanno nel tempo documentato con fotografie o loro scritti. L’artista stesso parla del suo lavoro spesso ne parla con quella semplicità e indirizzandosi subito sulle opere e sul loro vivere quotidiano. Come quando si prende in mano un semplice foglio di carta per iniziare a disegnare e già capire che il senso orizzontale o verticale di quella superficie modificherà il risultato ancor prima di essere fatto. In questa piccola e breve notazione vi sono due scatti fotografici che racconto molto delle opere di …

L.A.R. Marco Introini / SNAP COLLECTIVE Edizioni

Tutto è purezza nell’architettura, niente di effimero, di volatile appare e neanche un’ombra umana sorge allungata sull’asfalto. Tutto è serenità ed essenziale forma che non è racchiusa in una geometria asettica, anche se è quella che può apparire al primo sguardo ponendosi davanti a questa documentazione di paesaggio, la città sembra abbandonata dal passaggio umano.

alt="Oscar Claude Monet"

Claude Monet / Bordighera

Era chiaro che i colori autunnali di quell’anno sarebbero stati ricordati. Quando lasciò la villa di famiglia, diede al custode le chiavi della proprietà. Era un uomo che aveva osservato gli eventi delle tre generazioni che quella famiglia. Oreste, il guardiano, che si occupava personalmente del parco della villa.