Testa o Montagna ?
Se fossimo capaci di scavalcare le cime delle Montagne colorate, dove vorremmo stare? Sulla cima o sul piano?
Acquisire la teoria e la pratica di una padronanza e capacità di conoscere un immaginario visivo dove la massima verosimiglianza e la spiegazione attraverso il disegno sia la creazione di racconti visivi. Occorre ricostruire una cultura dell’immagine e la consapevolezza della centralità del ruolo della stessa come atto comunicativo che connota, interpreta, ricrea il testo, e come contenitore magico di messaggi e sensazioni. Il racconto, “la favola” parte da uno spunto semplice che è poi l’elemento educativo che caratterizza la favola: ogni oggetto gettato in mare dopo un tempo, imprecisato torna a riva modificato.
Questo semplice “aforisma” è che il mare trasforma, che il tempo trasforma, che l’attesa trasforma anche te, che il tempo non lo decidi tu.
Se fossimo capaci di scavalcare le cime delle Montagne colorate, dove vorremmo stare? Sulla cima o sul piano?
Le immagini che visualizziamo nei testi che leggiamo diventano come il predicato accanto al verbo essere; nella poesia questo avviene con una forza e un’evocazione diretta come una freccia
Consideriamo vuoto la mancanza di qualcosa e di qualcuno che abbiamo perso? La fiducia di qualcuno che racconta quel vuoto, è riposta nel sentirla tradotta come pieno del dono? Se è vero che “l’uso artistico del vuoto è osservabile in quasi tutte le forme artistiche dell’Estremo oriente” vi sono luoghi o oggetti in cui sembra concentrata la sua presenza e la sua funzione ?
L’Arte è nell’atto la più concreta azione che esista. Il movimento della linea deve essere libero, però dovunque vada deve dare la sensazione di trovarsi allo stesso posto, nell’equilibrio interno.
Conversazione tra scrittura e arte di Vincent Van Gogh, Claude Monet, Sol Levitt e Calder. L’acqua del mare era stata disegnata a Saintes Maries de-la Mer, quella che lambiva
Prima del disegno deve compiersi l’educazione della volontà della propria mano a compiere dei segni, cercando di collegare i movimenti al nostro emotivo mentale. Così il disegno, la forma e il colore, sono solo ……
Le parole sono scritte per poterle vedere nel sentire, dopo averle lette.Esse enunciano nel ritmo, nella posizione, nella metafora, nell’onomatopea e nelle similitudini e nel significato, e poi lo ritroveremo nel disegno. Questo scoprire la parola, svelarla agli occhi, costituisce i mattoni per formare un ponte con l’immagine, e la sua rivelazione nel disegno e nel colore, sciogliendo quel muro che protegge lo stereotipo di forme e disegni e ambientazioni ripetitive presenti nell’immaginario umano. La lettura delle poesie è il primo passo per poi narrare e far risuonare quello che il testo ci spinge a seguire e rinarrarlo a noi stessi in modo da spalancare con forza e gioco il susseguirsi di quelle porte che s’inanellano su quelle infinite stanze che sono poste nella mente di ciascuno.