Arte di scrivere, Editoria
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Arne Dahl / Inferno bianco. Marsilio Editori

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Forse non basta correre e scappare in un paesaggio imbiancato in una Svezia che appare abbandonata e priva di qualsiasi paesaggio urbano e sociale per creare un’atmosfera di thriller psicologico che si espande continuamente a ogni pagina e a ogni capitolo.

Arne Dahl classe ’63, scrittore editor e critico letterario che ha realizzato una serie poliziesca del Gruppo A e con questo libro, edito da Marsilio, realizza il secondo episodio di una trilogia già iniziata con protagonisti gli investigatori Sam Berger e Molly Blom.

Due personaggi che sembrano muoversi in sintonia per tutto il romanzo che intessono un’intricata successione di eventi con personaggi che si muovono in una scrittura serrata come gli incroci continui di scale mobili di un infinito magazzino senza oggetti in vendita. Dense le atmosfere appaiono al limite nel perdere la forma, per mescolarsi con la sensazione di gelo che la neve emana. Qui il paesaggio è colorato di bianco e anche il notturno è bianco, la terra è imbiancata con il freddo che penetra nelle stanze purulente di strutture di legno abbandonate nei boschi o in cittadine di passaggio tra una distanza e l’altra che le macchine percorrono nella Svezia di Dahl.

Sembra che tutto sfugga, anche se gli eventi s’incastrano e sovrappongono i personaggi del passato con quelli del presente confondono i possibili informatori con i mentitori di un’inchiesta che era già iniziata nella vita dei due investigatori. Questo crea un legame forte tra Sam Berger e Molly Blom, che sarà la loro forza e nello stesso tempo la perdizione per chi li rincorre e per chi occorre che scovino, stanare in questa neve e nel freddo che si tinge di rosso.

Lo scrittore realizza una scrittura descrittiva in dettagli che diventano le scene di set cinematografici, dove le fughe sono i risvegli in luoghi impensabili e claustrofobici; chi rincorre non è sempre quello che dá la caccia all’oscuro male, anche lui è messo alle strette da chi dovrebbe tutelare e difendere l’innocenza.

Il personaggio Sam Berger è in fuga dalla giustizia che ha smesso di essere tale, ora che anche i servizi segreti lo stanno braccando e non gli resta che seguire le istruzioni di Deer, che tra i colleghi sembra avere ancora fiducia in lui e vede nei suoi giri di pensiero le chiavi di questa intrigata struttura piena di combinazioni una dipendente dall’altra.

All’inizio del romanzo sono descritti i passaggi raccapricciati degli eventi compiuti dall’assassinio che è ormai in carcere e tutto sembra rassicurante perché è “protetto” tra le mura del carcere e condannato; poi lentamente tutto si sgretola fino ad arrivare a pensare che l’aberrazione degli investigatori non li permetta di vedere la vera struttura psicologica malata dell’assassinio da individuare.

Questa è una corsa che compie anche il lettore che si sposta con i personaggi, mettendosi nei punti nascosti di ogni scena e riuscendo ad averne una visione totale e non pietrificata, egli si muove come un gatto bianco che si camuffa nella neve e può vedere cosa dice e fa ognuno di loro, sobbalzando con l’energia che imprime la lettura di questo Giallo di Svezia.

http://www.giallosvezia.it/authors/arne-dahl

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Arne Dahl, Inferno bianco Giallo Svezia Marsilio Editori Illustrazione di Fabio Visintin

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