Solitario / La musica di Leopardi IV, fine.
e intanto il guardo Steso nell’aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
e intanto il guardo Steso nell’aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
….Sollazzo e riso, Della novella età dolce famiglia, E te german di giovinezza, amore, Sospiro acerbo de’ provetti giorni Non curo, io non so come; …..
Poi entra, senza rompere l’atmosfera iniziale che il poeta ha abilmente creato, la “Primavera”, che avevamo detto all’inizio, rappresenta il carattere positivo alla rinascita della vita nel suo stadio giovanile
Il Canto comincia subito con una nota musicale che viene espressa chiaramente dal “Din” e che emette la sensazione di sentire un timpano che vibra e si espande come un eco, per tutto lo
Quando si giocano le parti in un teatro, la scena sembra mossa dai personaggi che corrono e enunciano i loro temi. Quando la stessa scena avviene nella strada di una città, allora il gioco
Sembra che la connessione tra artista e architetto sia stata campo di argomentazione in epoche non molto recenti, come una sorta di corrispondenza “epistolare” storica che si ripete nel tempo;
Il fiore astutamente generò le spine permettendo la salvaguardia della propria riproduzione e la difesa dai predatori .
Quando si demolisce un’idea, si può ricostruirle attorno, un altro concetto, una esplicazione che possa essercene una valorizzazione della tesi iniziale o mettertela del tutto in discussione quasi annientandone la sua veridicità?