Viva Arte Viva/ Tra ozio e azione
Il padiglione Centrale ai Giardini mostra alcune pratiche e modi di fare l’arte, tra ozio e azione, tra otium e negotium. Otium è un lasso di tempo, che intercorre tra il fare e ri-prendere a fare;
Il padiglione Centrale ai Giardini mostra alcune pratiche e modi di fare l’arte, tra ozio e azione, tra otium e negotium. Otium è un lasso di tempo, che intercorre tra il fare e ri-prendere a fare;
Quando lo sguardo sugli alberi viene dal mare allora si possono confondere le cime tra le nuvole, ma se le nuvole sono assenti allora basta saltare con con gli occhi tra una punta e l’altra e sei arrivato al molo per partire per un altro viaggio.
Risveglio o riposo? La luce che si colora in questi due momenti diversi può essere la stessa, l’intensità uguale, le ombre simili. Solo la direzione del sole di dove cala e dove sorge non ti può indurre in quell’errore. Sbagliare allora diventa la dimensione mancata dell’osservazione; mentre la luce è libera di essere spalmata su tutto l’orizzonte.
Siamo all’Arsenale e gli ultimi tre Padiglioni si susseguono con quest’ordine, quello Dionisiaco, dei Colori e l’ultimo, del Tempo e dell’Infinito. Sono dei temi diametralmente opposti?
Paola Ricci: L’allestimento della tua mostra al Macro, che rimarrà aperta fino al 3 settembre, è molto complesso in uno spazio che risulta non semplice quando è vuoto.
Se il ponte è la distanza utile per andare verso la prospettiva di fuga, attraversalo. Le ombre delle persone stanno guardando in quella direzione, dove i muri sono più caldi e il cielo, dopo il temporale, è la lunga prospettiva di luce superato il campanile. Le nuvole sono la migliore indicazione di dove andare.
L’arte di realizzare installazioni è vicino, alla dimensione di costruire la scultura ? Quale differenza possiamo porre tra installazione e scultura?
Rotolano i colori tra il giallo e il rosso all’intenso imbrunire del rosso che si disperde nella notte, ma nel giorno si staglia sulle superfici bianche dei piani di porcellana o nelle ceramiche a
Gli edifici spirituali sono la sedi dello spostamento dell’anima, ma quello che è il luogo delle partenze e degli arrivi di una stazione ferroviaria, diventa il luogo dell’inizio dei viaggi dove s’incrociano gli esseri umani.Questo luogo diventa appropriato per ciascuno e solo la storia ne disegna i dettagli nell’architettura che determina un tempo passato proiettato nel futuro.
Il bambino chiede al padre: “Vorrei tanto un bel cavallo, ho deciso che da grande vorrò esser cavaliere.