La scultura disegnata / Tom Butter
Si cerca sempre di poter entrare nell’aria della scultura, ma dove finisce il limite tra ciò che materia e ciò che è disegno ?
Si cerca sempre di poter entrare nell’aria della scultura, ma dove finisce il limite tra ciò che materia e ciò che è disegno ?
E sono in dubbio se lasciar fare alle parole il gioco di ridere innamorandosi acconciando fili di sole e torrenti d’anima che levigano occhi lanciati a vivere. E sono in dubbio se gli urli s’infrangono nei versi penetrando il cuore e gli avanzi di mare senza tempo. E sono in dubbio se suoni barcollando note di paura per dimenticare il nulla fregandotene dei violini muti come ombre quando la musica ha le ali mozze. E sono in dubbio se respiri la notte, se le stelle ti si arrampicano addosso, se stai stretto al cielo come i passeri, se ti strappi lacrime per rincorrere l’alba. Declamano avide le labbra balbettii d’amore rosicchiando i deliri e le gaiezze quando rugge il silenzio e balla. Allora cucio sogni lisci d’asfalto accomiatando arrivi e partenze e siamo pari. Angela Aniello
Sono il sole che disegna diverse forme, come pieghe che contengo un gusto così fresco che la musica accompagna sul palato il gusto, irrompendosi nella bocca. Quando addenti un pomodoro, la bocca si riempie di calore o di freschezza ?
Questo binomio di parole è un ossimoro visivo, oppure è una realtà che ci aprirebbe nuovi orizzonti?
“Vagavo per Roma rimuginando a questi problemi, e un pomeriggio mi trovai nel Pantheon.
Sotto il calore del sole e sotto l’umido della pioggia nutriente, la siccità le dà vigore, ma quanto è la bellezza di questo giallo che fiorisce?
Quando le mani plasmano la creta, il mistero sta quando si fermeranno o quando il vaso è completamente vuoto?